Articoli su innovazione didattica e TIC Home

Portali territoriali delle istituzioni scolastiche. Poster presentato al convegno TED di Genova, febbraio 2002

Si argomentano le ragioni che rendono opportuna la costruzione di portali territoriali: essi consentono di promuovere e gestire le ricerche educative, documentare le attività delle scuole di un delimitato territorio. Si riferisce di alcuni contributi relativi a ricerche Knowledge Management, e se ne propone l'applicabilità nel contesto scolastico. Si propone una definizione di portale territoriale. Si esamina il contesto istituzionale e normativo che consente la realizzazione di portali territoriali. Si documenta un esempio realizzato.

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Dalle interfacce carattere a quelle grafiche: una evoluzione o possibili paralleli? Articolo pubblicato su Informatica e Scuola, Hugony Editore, Milano, Dicembre 1994

La comunicazione iconica si va affermando nelle interfacce uomo-elaboratore: ciò pone una competizione con l'alfabeto e la sua estensione tipografica che costituisce il medium tradizionale della comunicazione scolastica. Si descrivono le nuove caratteristiche che la scrittura assume in un contesto di interfaccia grafica. Si riflette sulla rottura della sequenzialità testuale e si argomenta l'opportunità di una separazione programmatica tra scrittura carattere e scrittura grafica.

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Modelli formativi e modelli tecnologici. Articolo pubblicato su Informatica e Scuola, Hugony Editore, Milano, Novembre 1993

Le difficoltà che gli insegnanti incontrano nell'adottare le nuove tecnologie non sono di ordine operativo (imparare a usare l'elaboratore) ma concettuale e professionale: le tecnologie informatiche mettono in discussione i modelli di insegnamento tradizionale ed in particolare la centralità dell'insegnante nella comunicazione di classe. Sebbene un modello formativo adeguato alle nuove tecnologie non sia ancora maturo si possono formulare significative ipotesi di ricerca.

 

Ambienti per l'innovazione didattica. Articolo pubblicato su Mutimedialità Informatica, Telematica; IRFEA Editrice, Pescara; Luglio 1992

Se si escudono lo stile dell'arredo e le altezze dei predellini, l'aula scolastica é forse l'unico ambiente di lavoro tuttora immutato come sostanziualmente immutati sono i metodi didattici degli insegnanti delle scuole secondarie. Il diffondersi di una nuova cultura della comunicazione, confortato da un conveniente mercaro di strumenti che fanno uso di nuove tecnologie, potrà forse innescare una trasformazione dell'aula, dell'idea che si ha di essa e dei processi che vi si svolgono. Lavagna luninosa, computer, data display, programmi iper e multimediali, di scrittura, di calcolo, di archiviazione possono essere efficacemente utilizzati, in modo non episodico, attraverso il lavoro di gruppo. Ciò però comporta l'organizzazione di un'aula in cui l'insegnante si trasforma in progettista, organizzatore, regolatore di processi di apprendimento che si svolgono prevalentemente tra allievi e comunque non solamente tra insegnante e allievo.

 
Il cambiamento del ruolo dell'insegnante che introduce metodi e argomenti sperimentali nella classe: riflessioni sulla propria esperienza. Intervento al convegno CIEAEM 42 (Commission Internationale pour l'Etude et l'Amelioration de l'Enseignement des Mathematiques) tenutosi a Bielsko Biala, Polonia, Luglio 1990. Pubblicato in lingua inglese sugli atti del convegno e in lingua italiana su "Informatica, telematica e scuola", McGraw Hill,Milano, n1, 1991.

Lo sviluppo tecnologico ha creato una nuova situazione anche nell'insegnamento: l'dea della disciplina (fondamenti, metodi, tecniche, tecnologie) sta cambiando continuamente. L'insegnante non può più essere riproduttore di conoscenze stabilmente acquisite. Dove trova l'insegnante le sicurezze per introdurre le innovazioni metodologiche e didattiche richieste dallo sviluppo culturale e tecnologico? La riflessione sulla nostra concreta esperienza in classe porta a concludere che un insegnante che introduce innovazioni nella scuole deve svolgere non solamente il ruolo di esperto disciplinare ma anche quelli di: analista della istituzione formativa in cui lavoro, progettista di curricoli, conduttore di gruppo, tutore e valutatore del processo di apprendimento

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